Android Italia

La procedura, testata e funzionante installa Recovery e non offre i permessi di Root.

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Arriva finalmente il Root per la versione Android 4.3 del Galaxy S4.

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Se siete utilizzatori di ROM, amate modificare il vostro smartphone o Tablet o semplicemente utilizzare Recovery Modificate, sicuramente il nome TWRP (Team Win Recovery Project) sicuramente non vi sarà nuovo. Il progetto che ha portato su Android un sistema di Recovery completamente disegnato per essere utilizzato tramite Touch Screen, si è infatti aggiornato alla versione 2.5 portando una serie di novità e anche la compatibilità con HTC One e fixando in generale le risoluzioni Full HD.

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La commercializzazione di HTC One nel nostro paese prenderà il via a fine aprile, ma la community si è già messa in moto per supportare al meglio il terminale con custom ROM ed utili strumenti per modificare il terminale con l’acquisizione dei privilegi di root, l’installazione di recovery custom e tutto il necessario per prendere il pieno controllo dello smartphone.

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HTC One, ancor prima dell’avvio della commercializzazione è diventato protagonista di tante prove e test che hanno cercato di definire il livello di performance che è possibile ottenere con il nuovo top di gamma Android di HTC. Un altro tema che sta particolarmente a cuore all’utenza fedele ai prodotti dell’azienda taiwanese riguarda il supporto che verrà accordato al terminale da parte della community di sviluppatori indipendenti.

Le notizie, anche da questo punto di vista, appaiono molto incoraggianti. Sono da poco disponbili le risorse essenziali per iniziare a modificare il device. Parliamo naturalmente degli strumenti per ottenere il root, per installare una recovery custom e della prima ROM personalizzata dedicata ad HTC One. Come si dice in questi casi, se il buongiorno si vede dal mattino, si può iniziare ad ipotizzare uno scenario roseo per quanto riguarda il modding di HTC One.

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Ecco l’ultima release della Recovery modificata per il Galaxy Nexus i9250

Requisiti:

Un Galaxy Nexus
bootloader sbloccato
driver ADB/Fastboot correttamente installati (pacchetto driver)

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Requisiti:

Un Galaxy Nexus
bootloader sbloccato
driver ADB/Fastboot correttamente installati (pacchetto driver)

Installazione:

Scaricate ed estraete il file rar: Recovery 6.0.2.7 touch
Collegate il Galaxy Nexus col cavo USB ed assicuratevi di avere la modalità Debug USB attiva ed eseguite il file:
install-recovery-windows.bat se siete su windows
install-recovery-linux.sh se siete su linux
install-recovery-mac.sh se siete su MacOS
Fatto! Il dispositivo si avvierà automaticamente.

Changelog:

Gestione corretta Multiutenza Android 4.2 [non rovina la vostra sdcard spostando ad ogni flash i vostri file su una cartella 0 eg /sdcard/0/0/0/…]
Il formato di backup è ora per impostazione predefinita il TAR , menu a scelta è visualizzato ora correttamente e mostra formato attualmente selezionato, l’ opzione wipe battery è stata rimossa, il menu Partizione sdcard è stata corretta.

A distanza di qualche giorno dal rilascio del tool di sblocco per Nexus 4, dagli instancabili programmatori di XDA arriva tutto l’occorrente per effettuare le operazioni di Recovery, Root, Ripristino e Backup anche per il Nexus 10.

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Come per il Nexus 7, è arrivato il momento anche per il Nexus 4 del Tool Kit V1. Si tratta di un programma scritto per Windows che permette di gestire in modo avanzato lo smartphone offrendo praticamente tutte le funzionalità possibili per il modding, la modifica, il ripristino, l’installazione di Recovery, l’ottenimento del Root, la gestione di Backup, il ripristino e molto altro ancora.

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Si chiama RecoverX ed è un nuovo progetto pubblicato su XDA che permette di installare recovery modificate su tantissimi smartphone e Tablet Android con immediatezza e semplicità. Compatibile con piattaforma Windows, il programma offre un’interfaccia grafica facile ed intuitiva in grado di caricare recovery modificate su decine di Android. La lista attuale la trovate a seguire ed è davvero lunga:

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Potrebbe essere una piccola rivoluzione quella in arrivo con la nuova versione della ClockworkMod 6. Abbiamo visto come la nuova versione sia uscita per alcuni smartphone portando novità importanti e sopratutto prestazioni notevolmente migliori. Adesso in cantiere c’è una nuova opzione in grado di creare file update.zip della ROM. In pratica immagini dell’aggiornamento che abbiamo che potranno essere installati su altri dispositivi (ovviamente uguali), per poter beneficiare di eventuali tweak, personalizzazioni o modifiche particolari. Il file creato potrà essere flashato tramite recovery ma non conterrà i dati sensibili dell’utente che non verranno in alcun modo copiati o salvati con questa opzione.

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Ad inizio settimana vi abbiamo parlato dei lavori in corso per sviluppare la nuova ClockworkMod Recovery 6.0 per Android. Si tratta di uno degli strumenti indispensabili per il modding e che sta alla base di praticamente tutte le operazione di Flash, root, backup e gestione avanzata di uno smartphone o Tablet Android.

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Non finiscono mai… Citando un noto slogan pubblicitario, ci riferiamo evidentemente alle novità introdotte da Google in Jelly Bean. Dopo le tantissime notizie che hanno riguardato il software generale, oggi vi segnaliamo due nuove voci che sono disponibili nella recovery originale di sistema.

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Avevamo anticipato che la community di sviluppatori indipendenti sembra avere accolto a dir poco calorosamente l’arrivo di HTC One X. Anche prima della commercializzazione, infatti, era stato Paul O’Brien a rilasciare i primi tool dedicati alla personalizzazione del device. Il trend positivo prosegue e la community ed al momento non mancano quelli che possono essere considerati gli strumenti immancabili dedicati agli amanti del modding: una nuova recovery custom, il metodo per ottenere i permessi di root in via permanente e leprime custom ROM.

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Ottenere i permessi di root su un Galaxy S2 non è certamente un problema e non lo è mai stato. Sono tanti i sistemi che permettono di ottenere l’accesso completo al proprio device e oggi vi proponiamo un nuovo sistema che permette di ottenere il root e la recovery modificata senza dover cambiare Kernel e quindi senza vedere il triangolo giallo durante l’avvio del dispositivo. Il sistema è perfettamente funzionante con Android 4.0.3; non abbiamo provato con Gingerbread.

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