Ecco come HTC ha risolto il problema di Gingerbread su Desire
Direttamente dalla propria pagina facebook, HTC ci spiega come ha risolto i problemi di memoria che due giorni fa le avevano fatto scartare l’ipotesi di aggiornare il Desire a Gingerbread, smentendo poi sé stessa il giorno successivo: “abbiamo tolto le applicazioni di selezione”. La spiegazione è così semplice. Se avessero speso qualche parolina in più, vista la profusione di comunicati di questi giorni, non sarebbe stato certo male, comunque sia l’azienda taiwanese promette nuove informazioni a partire dalla prossima settimana e si scusa per la confusione di questi giorni. Sarà sufficiente?
Non prendetela per il verso sbagliato, siamo comunque contenti che HTC sia tornata rapidamente sui propri passi: meglio ammettere un errore e fare marcia indietro subito, piuttosto che intestardirsi a lungo sulle proprie posizioni. E’ chiaro poi che tutti noi vorremmo “la perfezione” dal produttore del nostro smartphone, ma qual è il confine tra una pretesa legittima da parte di un utente e l’innegabile “diritto all’errore” che chiunque dovrebbe avere?
Sembra che attorno a questo limite HTC stia spesso ballando, prima con la questione dei bootloader bloccati nei suoi nuovi terminali e ora con il susseguirsi di conferme e smentite sull’aggiornamento a Gingerbread del Desire, che tra l’altro era stato dato per certo già diversi mesi fa. Pur approvando quindi il cambio di rotta, non possiamo fare a meno di chiederci il perché di tutte queste “incertezze”: un’azienda che si rispetti è tenuta ad offrire un buon supporto ai propri utenti, veri ed anche potenziali; in quest’ottica è bene che HTC ascolti le lamentele dei propri clienti, ma perché c’è bisogno di arrivare a tanto? E se la gente si stancasse di dover sempre affollare facebook, mail, forum, blog, di lettere di protesta? Dov’è scritto che la qualità del servizio offerto deve essere direttamente proporzionale alla voglia di incazzarsi degli utenti? E quante volte il reiterarsi di errori simili può essere ammorbidito con la buona fede ed i cambi di posizione? Diteci la vostra.
Fonte androidworld.it
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