Steve Jobs ha contattato Samsung nel 2010 per risolvere la disputa sui brevetti
La battaglia legale tra Apple e Samsung sui brevetti dei propri dispositivi è, ormai, di dominio pubblico, e sembra infuocarsi sempre di più col tempo che passa. Dopo il blocco delle vendite imposto dal tribunale tedesco al Galaxy Tab, Samsung ha risposto ad Apple anticipando che intenterà una causa per violazione di brevetti contro il prossimo iPhone 5. Alcune voci recenti, però, rendono noti particolari del tutto nuovi, fino ad oggi sconosciuti.
Sembra, infatti, che prima che la battaglia legale tra Apple e Samsung esplodesse diventando un caso mondiale, Steve Jobs abbia avviato i contatti con il colosso coreano per tentare di mettere fine alla disputa legale una volta per tutte, evitando, così, anche le udienze in tribunale.
Secondo alcune fonti, ritenute piuttosto affidabili, Jobs avrebbe contattato Samsung nel luglio 2010, iniziando le trattative tra la sua azienda ed il colosso coreano. Secondo Bloomberg, però, una volta intentata la causa contro il Samsung Galaxy S, Jobs non è stato più coinvolto nella faccenda.
Ecco quanto affermato da Richard Lutton, l’avvocato Apple che si occupa dei brevetti, nell’udienza di giovedì scorso:
“Samsung è un fornitore molto importante, con il quale abbiamo stretto rapporti molto importanti: vogliamo dare loro l’opportunità di fare la cosa giusta.”
Con tutta probabilità (e i fatti lo confermano), però, i negoziati avviati da Steve Jobs non sono andati a buon fine, ed Apple si è così decisa ad intentare una causa contro Samsung per violazione di brevetti, accusando l’azienda coreana di aver copiato il design di iPad e iPhone. Un caso veramente curioso, se si pensa che Apple è il più importante cliente di Samsung, dal quale acquista componenti per chip e memorie per un totale di circa 8 miliardi di dollari l’anno.
Dopo la causa legale, però, Apple è alla ricerca di nuovi fornitori, manifestando ampiamente la volontà di allontanarsi il più possibile da Samsung, mandando in fumo tutti i tentativi di conciliazione effettuati dall’ex CEO Jobs.
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