Vendite iPhone in crescita in USA, UK e Australia, brusco calo in Europa
Notizie dal doppio risvolto arrivano in casa Apple dall’ultima ricerca di mercato firmata dall’azienda specializzata Kantar Worldpanel. Secondo quanto riportato da Reuters, infatti, le vendite di iPhone sarebbero in crescita in alcuni paesi, mentre starebbero registrando delle perdite in altri.
Non basterà forse, la buona notizia che vede iPhone essere lo smartphone leader del mercato del Regno Unito ad Apple, per passare un tranquillo Natale. Secondo la ricerca condotta da Kantar Worldpanel, riportata sulle pagine di Reuters, Apple starebbe riscontrando vendite in forte crescita negli Stati Uniti, nel Regno Unito ed in Australia, guidate dal debutto di iPhone 4S.
Ma c’è qualcosa che non va in Europa, dove le vendite hanno fatto riscontrare delle flessioni nell’ultimo trimestre, a causa, probabilmente, sia delle difficoltà economiche che sta attraversando il vecchio continente, sia della competizione forte e accesa che c’è sul mercato.
“Nel Regno Unito, negli Stati Uniti ed in Australia, il nuovo iPhone di Apple continua a far registrare numeri record nella sua corsa verso il Natale. Comunque questo trend non è assolutamente universale, anzi.”
Queste le parole di Dominic Sunnebo, Global Consumer Insight Director di Kantar Worldpanel. Se, infatti, la quota di mercato detenuta da Apple a fine novembre è cresciuta dal 25% al 36% rispetto all’anno precedente, mentre nel Regno Unito è passata dal 21% al 31% nello stesso periodo di tempo, in Europa le cose stanno esattamente al contrario.
In Francia, ad esempio, la quota di mercato di Apple (nel settore mobile, ndr) è crollata dal 29% al 20%, in Germania dal 27% al 22%. Un andamento simile l’ha avuto anche in Italia e Spagna.
Insomma, la grande concorrenza dei terminali Android-based sta facendo la differenza in un continente devastato dalla crisi economica in cui, pare, non ci siano più tantissime persone disposte a spendere cifre importanti per uno smartphone preferendo, tuttavia, un terminale magari meno potente, ma sicuramente più economico.
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