Arriva un primo video hands-on dei dispositivi che sono stati presentati recentemente in Giappone. A differenza dell’attuale gamma Xperia Europea, con in uscita nelle prossime settimane di P, U e Sole, i due modelli destinati al mercato asiatico hanno un design diverso e i tasti integrati nello schermo come il Galaxy Nexus.
HTC nelle scorse ore ha risposto alle osservazioni di diversi utenti in possesso di un HTC One X di AT&T che avevano evidenziato una gestione del multitasking in parte differente rispetto a quella nativa di ICS e per certi aspetti più aggressiva nella chiusura delle applicazioni in memoria. Il produttore taiwanese ha chiarito il funzionamento del multitasking di HTC One X, definendo il suo funzionamento normale, senza negare le modifiche apportate per bilanciare la memoria da destinare alle app in memoria con le risorse necessarie all’interfaccia utente Sense 4. Il recente intervento del produttore taiwanese, insieme alle osservazioni effettuate dagli utenti della community, ha confermato quindi che le modifiche al multitasking non si limitano al semplice aspetto estetico della sezione che permette di “switchare” tra le applicazioni recenti, ma sono state estese al meccanismo che determina l’effettiva chiusura delle app in memoria.
Sappiamo bene quanto amore e odio ci sia nei confronti dei test benchmark che di base non riescono a stabilire con certezza la qualità nell’esperienza d’uso ma offrono quantomeno una visuale di massima delle prestazioni in ambito 3D e nella potenza di calcolo che non sempre si accompagna ad una fluidità nell’interfaccia e piacevolezza nel browsing internet, aspetti legati strettamente all’ottimizzazione del sistema da parte dei produttori.
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