Google condannata per pezzetti di Linux illegali
Google dovrà versare 5 milioni di dollari di danni a Bedrock Computer Technologies per colpa diLinux. Secondo quanto stabilito dalla corte del distretto est del Texas, il colosso di Mountain View ha usato versioni del kernel Linux – dalla 2.4.22.x alla 2.6.31.x – che infrangono la proprietà intellettuale n. 5,893,120 di Bedrock.
Il brevetto copre metodi e apparati per archiviare e recuperare informazioni usando una tecnica di hashing con concatenamento esterno e rimozione rapida dei dati scaduti. Bedrock è un’azienda gestita da David Garrod, avvocato e attivista per la riforma del sistema delle proprietà intellettuali. Più semplicemente, secondo molti osservatori, un cosiddetto “troll dei brevetti“.
Google non è l’unica azienda a essere stata denunciata. Nel giugno 2009 Bedrock ha accusato anche Softlayer Technologies, CitiWare Technology Solutions, Yahoo!, MySpace, Amazon.com, PayPal, Match, AOL e CME Group.
La casa di Mountain View sta già considerando di ricorrere in appello per “difendere la comunità open source” e far sì che le aziende “non debbano spendere milioni di dollari per vecchie e discutibili rivendicazioni sui brevetti, disperdendo risorse che potrebbero essere spese su nuove tecnologie e la creazione di posti di lavoro”.
Secondo l’esperto di proprietà intellettuali Florian Mueller, l’attuale legge sui brevetti negli Stati Uniti è pericolosa perché permette di scagliarsi contro utenti e rivenditori. “L’azienda ha messo nel mirino diversi utenti di Linux, molti dei quali sono clienti Red Hat”. Per questo motivo l’azienda aveva depositato la richiesta d’invalidare il brevetto, poi respinta.
“Questa proprietà intellettuale è una minaccia per tutte le aziende che offrono Linux e gli utenti statunitensi, almeno per quelli server e forse anche client. Se Bedrock dovesse sconfiggere Google in tribunale, busserà alla porta di molti per raccogliere le royalty”, ha concluso Mueller.
Fonte: tomshw.it
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