Apple risponde ufficialmente riguardo il Tracking di iOS e svela l’arrivo di un nuovo servizio
La scoperta di una cronologia di localizzazioni all’interno dello storage dell’iPhone è diventata in poco tempo un caso mediatico, così come accadde per l’AntennaGate. Questa volta però, il gigante di Cupertino ha voluto mettere fine molto velocemente allo “scoop” e alle correlate accuse di violazione della privacy. In via del tutto ufficiale, Apple ha diffuso un comunicato stampa per chiarire la controversia. All’interno la traduzione completa in italiano:
Se avevate ritenuto le “presunte” parole di Steve Jobs poco esaustive, probabilmente nell’ultimo comunicato stampa firmato Apple troverete tutte le delucidazioni sul “caso” LocationGate che vi occorrono. Ma prima del comunicato vogliamo riportarvi un estratto dell’intervista di Steve Jobs ai microfoni di All Things Digital:
Steve Jobs: Siamo una società fatta da ingegneri. Quando la gente ci accusa di qualcosa, prima di tutto vogliamo scoprire la verità riguardo la faccenda, e questo ci ruba un po’ di tempo. Nel frattempo le denuncie si moltiplicano di giorno in giorno. Per vederci chiaro su questo fatto ci abbiamo impiegato un paio di giorni. Poi abbiamo impiegato ancora altro tempo per mettere per iscritto il vero quadro della situazione e spiegarlo in modo semplice alla gente, poichè questo è un argomento molto high-tech. Ce l’abbiamo fatta in meno di una settimana.
Ecco il frutto del “duro” lavoro a cui si sono dovuti sottoporre gli ingegneri di Apple dopo le accuse di violazione della privacy:
- Perché Apple rintraccia la posizione geografica del mio iPhone?
Apple non rintraccia la posizione geografica degli iPhone. Non l’ha mai fatto e non prevede di farlo in futuro.
- Allora perché sono tutti preoccupati da questa cosa?
Poter fornire agli utenti mobili informazioni accurate e rapide sulla posizione geografica proteggendone al contempo la sicurezza e la privacy ha sollevato non poche questioni di natura tecnica alquanto complesse, difficili da spiegare in poche parole. Gli utenti sono confusi, in parte perché ad oggi i creatori di questa nuova tecnologia (Apple inclusa) non hanno fornito spiegazioni esaustive su queste questioni.
- Perché l’iPhone registra la mia posizione?
iPhone non registra la posizione dell’utente. Il dispositivo mantiene un database di hot-spot Wi-Fi e ripetitori cellulari attorno alla posizione geografica dell’utente (alcuni dei quali possono trovarsi persino a più di 150 chilometri dall’iPhone) per consentire un calcolo rapido e preciso della posizione, quando richiesto. Il calcolo della posizione di un cellulare usando unicamente i dati satellitari (GPS< ) può richiedere diversi minuti. iPhone è in grado di ridurre il tempo necessario a una manciata di secondi usando i dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari per trovare rapidamente i satelliti GPS, e può persino triangolare la propria posizione usando soltanto i dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori quando il GPS non è disponibile (per esempio all’interno di un edificio o ai piani interrati). Questi calcoli vengono eseguiti in tempo reale sull’iPhone usando un database ”crowd-sourced’d’ di dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari generato da decine di milioni di iPhone che inviano ad Apple la posizione geotaggata di hot-spot e ripetitori nelle vicinanze in forma anonima e criptata.
- Questo database ‘crowd-sourced’ è archiviato sull’iPhone?
L’intero database ‘crowd-sourced’ è troppo grande per essere archiviato su un iPhone, quindi scarichiamo un adeguato sottoinsieme (cache) su ciascun dispositivo. Questa cache è protetta ma non criptata, e ne viene eseguito il backup in iTunes ogni volta che si esegue il backup dell’iPhone. Il backup può essere criptato o meno, a seconda delle impostazioni utente definite in iTunes. I dati geografici che si trovano sull’iPhone non rappresentano la posizione passata o attuale dell’iPhone stesso, ma piuttosto la posizione dei vari hot-spot Wi-Fi e ripetitori cellulari nelle vicinanze del dispositivo, entro un raggio d’azione che può persino superare i 150 chilometri di distanza dall’iPhone. Tramite un aggiornamento software disponibile a breve intendiamo bloccare il backup di questa cache (vedi di seguito la sezione sull’aggiornamento software).
- Apple può individuare la mia posizione in base ai miei dati geotaggati su hot-spot Wi-Fi e ripetitori cellulari?
No. Questi dati vengono inviati ad Apple in forma anonima e criptata. Non possiamo pertanto identificarne la fonte.
- Sono stati identificati dati geografici archiviati sull’iPhone risalenti fino a un anno prima. Perché il mio iPhone ha bisogno di così tanti dati per aiutarmi a trovare la mia posizione attuale?
Questi dati non sono i dati geografici dell’iPhone bensì un sottoinsieme (cache) del database ‘crowd-sourced’ di dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari, scaricato da Apple sull’iPhone per permettere un calcolo rapido e preciso della posizione. Il motivo per cui l’iPhone memorizza così tanti dati è imputabile a un bug che abbiamo individuato e prevediamo di risolvere a breve (cfr. sezione sull’aggiornamento software). Riteniamo che siano sufficienti non più di sette giorni di dati da memorizzare sull’iPhone.
- Perché quando disattivo i Servizi di localizzazione il mio iPhone a volte continua ad aggiornare i dati degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari dal database ‘crowd-sourced’ di Apple?
Non dovrebbe farlo. Si tratta di un bug che prevediamo di risolvere a breve (vedi di seguito la sezione sull’aggiornamento software).
- Quali altri dati geografici raccoglie Apple dall’iPhone oltre ai dati ‘crowd-sourced’ degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari?
Apple sta attualmente raccogliendo dati sul traffico in forma anonima per sviluppare un database ‘crowd-sourced’ specifico al fine di fornire agli utenti iPhone un migliore servizio sul traffico entro i prossimi due anni.
- Apple attualmente fornisce i dati raccolti dagli iPhone a soggetti di terze parti?
Forniamo agli sviluppatori di terze parti i log di crash ricevuti in forma anonima dagli utenti che hanno dato il proprio consenso, per aiutare il debug delle applicazioni. Il nostro sistema di pubblicità iAd può avvalersi delle informazioni geografiche per il targeting degli spot. I dati geografici non vengono condivisi con altri soggetti di terze parti o inserzionisti a meno che l’utente non fornisca il proprio esplicito consenso alla raccolta da parte dell’inserzionista dei dati sulla sua posizione attuale (per esempio per richiedere l’individuazione del negozio più vicino all’utente).
- Apple ritiene che la sicurezza e la privacy delle informazioni personali siano importanti?
Sì, ne siamo fermamente convinti. Per esempio, iPhone è stato il primo dispositivo a chiedere l’autorizzazione dell’utente per ciascuna app che richieda l’uso dei dati geografici. Apple continuerà a rivestire un ruolo di leadership nel rafforzamento della tutela della sicurezza e della privacy delle informazioni personali.
Aggiornamento software
Entro le prossime settimane, Apple presenterà un aggiornamento software iOS gratuito che:
- ridurrà le dimensioni del database ‘crowd-sourced’ degli hot-spot Wi-Fi e dei ripetitori cellulari memorizzato come cache sull’iPhone;
- bloccherà il backup di questa cache;
- cancellerà completamente questa cache quando i Servizi di localizzazione vengono disattivati.
Nella prossima release di iOS, la cache verrà inoltre criptata sull’iPhone.
Riassumendo: Il dispositivo mantiene un database di hot-spot Wi-Fi e ripetitori cellulari attorno alla posizione geografica dell’utente in una depository protetta ma non criptata che viene trasferita sul computer al momento del backup. Per triangolare la posizione del nostro iPhone, il dispositivo invia ad Apple in forma anonima e criptata i dati riguardo hotspot Wi-Fi e ricevitori nei paraggi per agevolare la geolocalizzazione. Sono in arrivo degli update software per annullare il backup del cache e l’archiviazione dei dati per più di 7 giorni.
Oltre le chiarificazioni, Apple svela un progetto in cantiere riguardo “servizio migliore di traffico” che sarà offerto agli utenti iPhone “nei prossimi due anni”. Le menti più fantasiose staranno già pensando all’integrazione di un navigatore turn-by-turn sviluppato da Apple, ma ancora nulla è ufficializzato: staremo a vedere.
Fonte: HDBlog.it
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