Chianfire è sicuramente un nome che in molti utenti avanzati hanno sicuramente già sentito. Stiamo parlando di uno sviluppatore che è diventato famoso per modifiche di vario tipo su molti smartphone Android e per aver creato il pacchetto CF-Root e ultimamente CFAuto-Root per tantissimi modelli. Ovviamente non poteva mancare la sua presenza anche nel panorama Nexus 4 ed ecco che arriva CF-Auto-Root per l’ultimo Nexus Phone; un piccolo pacchetto che permette con un click di ottenere i permessi di Root da qualunque sistema operativo desktop.
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WhatsApp è indubbiamente una delle realtà più interessanti e floride dell’intero panorama mobile, un’applicazione che non ha bisogno di alcuna presentazione e riunisce circa 300 milioni di utenti in tutto il mondo (numeri non certi). La sua fortuna deriva da una combinazione molto precisa di fattori: una politica aggressiva sul prezzo di acquisto (pochi centesimi su iOS e gratis su Android, Windows Phone e Symbian), un servizio eccellente con notifiche push e assenza di pubblicità invasive. Politica fortemente sostenuta co-fondatore di WhatsApp, Jan Koum, secondo cui la pubblicità costringe spesso le aziende a valutare i clienti stessi come prodotti.
Da Techcrunch veniamo a conoscenza che questa realtà potrebbe essere inglobata daFacebook, gigante sempre allerta sulle ‘tendenze del momento’, come il miliardo di dollari speso per Instagram ci insegna. Mossa che desta comunque ben più di una perplessità per diversi motivi.
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E’ la BBC a tornare ancora una volta sull’argomento schermi flessibili che incuriosisce sempre tantissimi utenti e addetti ai lavori. Samsung è l’azienda che sembra essere in pole position per il debutto commerciale di questa tecnologia e, sebbene altri produttori stiano lavorando su soluzioni analoghe, i riflettori sono puntati al momento sulla casa Coreana. Il debutto dovrebbe essere fissato per il secondo semestre 2013 con dispositivi che al momento non è facile immaginare.
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A.A.A cercasi Nexus 4 disperatamente: fino a 2 mesi di attesa anche in America! | ”Se per il Nexus 4 16GB in America i tempi di attesa sono compresi tra le 4 e le 5 settimane…” e oggi, ricontrollando sempre nello store USA ecco che arriva l’amara sorpresa.
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Arriva finalmente la prima immagine della piccolissima Ouya, la famosa consolle gaming basata su Android che dopo un grande successo su Kickstarter e alcuni ritardi, si appresta ad arrivare nelle mani dei fortunati primi acquirenti. Dal prossimo 28 Dicembre infatti inizieranno le spedizioni per coloro che hanno sostenuto il progetto attraverso il portale di raccolta fondi. Per tutti gli altri sarà Marzo il mese del debutto ufficiale che permetterà a chi vorrà di acquistare questa console Android, di avere a disposizione una serie di interessanti titoli che potranno essere sviluppati anche attraverso uno speciale SDK.
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Google sembra avere avuto qualche difficoltà in questi ultimi mesi e sa il tormentone del Nexus 4 non aiuta certamente l’immagine del colosso della ricerca, nonostante le vendite possiamo immaginare essere sicuramente buone visto il prezzo estremamente concorrenziale, i bug legati alla nuova distribuzione Android 4.2 sembrano essere troppi e troppo macroscopici. Se il problema del mese di Dicembre nel calendario compleanni è stato risolto con Android 4.2.1, il multiaccount nasconde ancora diversi macro bug. Il primo, già documentato, è legato all’impossibilità di utilizzare GTalk nel profilo non principale. Il secondo, quello che vi segnaliamo oggi, riguarda la persistenza di alcune apps sullo sfondo nel cambiare da account secondario a principale.
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Se il Nexus 4 lo potremmo definire come la migliore rappresentazione del presente in ambito smartphone Android, HTC DNA è un assaggio di quello che vedremo nell’imminente futuro. Se lato hardware le differenza non sono macroscopiche, la risoluzione dello schermo del nuovo top gamma HTC ci proietta in quello che sarà lo standard dei prossimi mesi per i top gamma Android. Di seguito dunque un primo assaggio video con un confronto tra titani.
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Le funzionalità di questo software sono veramente tantissime ed è più facile dire cosa non fa che quello che offre. Di seguito comunque le principali caratteristiche:
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La rincorsa ai megapixel non sembra volersi fermare nemmeno sul mercato degli smartphone e se attualmente Sony sembra una delle più accreditate ad offrire un buon rapporto di qualità dello scatto a fronte della grandezza dei pixel, anche Toshiba presenterà il mese prossimo un sensore da 13 Mpxl che verrà montato su smartphone del prossimo anno, dopo l’ottima riuscita sul Nokia 808 Pure View con i suoi 41 Mpxl.
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Secondo il noto sito Digitimes Asus h ottenuto un discreto successo di vendite per il Padfone 2 a Taiwan nel primo mese di commercializzazione con circa 25.000 – 30.000 unità vendute. Un numero ovviamente difficilmente paragonabile a quello di altri dispositivi che mensilmente vedono milioni di pezzi ma che è comunque considerabile interessante.
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Google sta introducendo una novità molto importante per coloro che allegano file pesanti alle proprie mail. Grazie all’integrazione di Google Drive in Gmail, sarà possibile inviare fino a 10 GB cliccando su un pulsante.
In realtà, non si può parlare di un funzione completamente innovativa. Del resto Google Drive, il servizio di storage online, permette già di usufruire di uno spazio dedicato che permette il file hosting di documenti fino a 5 GB estensibili fino a 16 TB e fa ormai parte stabilmente della famiglia Google.
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WhatsApp sarà presto un servizio a pagamento, queste sono le ultime indiscrezioni circolate attraverso un blog olandese che riporta a galla le voci già circolate nei mesi passati riguardo al noto servizio di messaggistica istantanea lanciato senza nessun costo aggiuntivo nel Play Store e da sempre a pagamento per gli utenti iOS. L’obbiettivo di WhatsApp potrebbe essere quello di proporre abbonamenti annuali al costo di circa un dollaro che al cambio nostro corrisponderebbero a 0,76 €, una cifra sicuramente ripagata dal lavoro svolto dagli sviluppatori ma che di fatto potrebbe non convincere la totalità degli utenti.
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Il lancio dell’HTC Droid DNA e della sua variante dedicata al mercato giapponese, HTC J Butterfly, è stato preceduto da una lunga serie di rumor. Prima di conoscere le caratteristiche tecniche ufficiali dei terminali erano trapelate le prime indiscrezioni sulla possibile integrazione di un display di dimensioni generose e si era ipotizzato, tra l’altro, che l’HTC Droid DNA potesse rappresentare il primo phablet del produttore taiwanese dotato della tecnologia HTC Scribe già vista nel tablet HTC Flyer. L’identikit del terminale potenzialmente in grado di contrastare il monopolio del Samsung Galaxy Note nel segmento mercato creato dallo stesso produttore coreano era stato così tracciato.
Le notizie ufficiali hanno ridimensionato tali ipotesi. HTC Droid DNA integra un display di dimensioni molto generose ed è il primo terminale ad arrivare sul mercato con uno schermo 1080p. Il supporto allo stilo, tuttavia, manca. Al tempo stesso il confronto tra il Droid DNA ed il Samsung Galaxy Note 2 resta attuale e degno di nota, trattandosi di due “super smartphone” che hanno molti tratti in comune (es. l’integrazione di un prestante SoC quad-core e di un display di ampie dimensioni). Un’interessante prova comparativa mette uno accanto all’altro i device.
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HTC, tramite il suo servizio di assistenza tecnica, aveva confermato il mancato update a Jelly Bean per HTC Sensation. La vicenda ha avuto un seguito nelle scorse ore dal momento che HTC UK, dalle pagine di Twitter, ha fornito un’informazione differente e, questa volta, di tono positivo.
L’azienda conferma l’arrivo dell’aggiornamento a Jelly Bean per il top gamma Android della line-up 2011 di HTC e, pur senza indicare la data esatta, sottolinea che l’attesa dovrebbe terminare a breve.
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