Google prosegue con il processo di integrazione tra i servizi del Play Store ed il proprio social network Google+, dopo aver aggiunto la possibilità di commentare le app direttamente con il proprio profilo, arrivano altre importanti novità. Google+ Sign-in permette di accedere ed effettuare altre operazioni con un’app Android tramite le proprie credenziali Google, consentendo un’esperienza sempre più convergente tra sviluppatori ed utenti con le seguenti novità introdotte nell’SDK di Android.
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Canonical sta premendo sull’acceleratore, rilasciando nei prossimi giorni la primaDeveloper Preview della versione mobile di Ubuntu, disponibile dal prossimo giovedì 21 Febbraio per Galaxy Nexus e Nexus 4. Come anticipato le mancanze saranno diverse, di certo non avremo a disposizione le ‘App Core’, ovvero tutte le applicazione di sistema come orologio, calcolatrice e calendario.
Per sviluppare grafica e funzionalità di queste App Canonical ha chiesto aiuto direttamente alla rete indicendo l’Ubuntu Phone Core Apps Project. Da questa iniziativa son venuti fuori i primi risultati, con alcuni concept che hanno convinto nel design e verranno presto strutturati all’interno del codice SDK ed inseriti per cominciare a comporre tutti i tasselli dell’OS.
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Con la necessità di avere i permessi di root sul proprio smartphone e con il consiglio di usare l’applicazione se avete rom personalizzate, oggi vi suggeriamo Android Tweaker! Si tratta di una semplice applicazione con cui poter aggiungere comodamente decine di tweaks e mods ai vostri device Android. Compatiible con tutti i dispositivi, i kernel e le versioni di Android (Gingerbread, Ice Cream Sandwitch e JellyBean) e tutte le Custom ROM (CyanogenMod, MIUI, AOKP, JellyBam ecc) è un vero e proprio paradiso per gli utenti avanzati.
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Veramente ottime notizie quelle per gli sviluppatori di applicazioni Android che hanno bisogno di utilizzare mappe all’interno dei propri programmi. Google ha infatti aggiornato le API cambiando radicalmente, e in positivo, il concetto di inglobamento di GMaps! L’update, notificato attraverso la nuova versione di Google Play Services 2.0 [.10], ha introdotto un nuovo sistema vettoriale di incorporamento della Mappe e in questo modo, invece di utilizzare la funzionalità tramite WebKit, le applicazioni potranno ora richiamare direttamente il motore che alimenta l’app Maps. Questo si traduce in mappe molto più rapide, precise, migliori e ricche: avremo a disposizione infatti gli edifici 3D, funzionalità di ricerca avanzate e tutto quello che caratterizza Google Maps in generale.
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Ancora un piccolo Tip per Android 4.2 che nasconde piccole nuove caratteristiche che sono più per utenti avanzati che per comuni utilizzatori di dispositivi mobili. Andando nella sezione Impostazioni – Memoria, sarà possibile cliccare sulla voce Dati memorizzati nella cache e eliminare in un solo tap tutti i dati presenti all’interno di questa voce.
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In realtà non abbiamo la certezza che questa funzionalità sia stata inserita proprio da oggi ma si tratta comunque di una novità emersa in queste ore e quindi possiamo dire di pubblico dominio da oggi.
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Curiosi di conoscere la copertura di un operatore telefonico mobile piuttosto che un altro? Ogni città, paese e piccolo centro italiano risponde a determinate esigenze, con una copertura sempre differente da parte dei carriers nostrani alcuni dei quali già impegnati nell’implementazione dei nuovi ripetitori 4G.
A venirci in soccorso per conoscere in dettaglio la copertura 2G, 3G o 4G sul nostro territorio ecco che arriva Open Signal Maps, un utilissima applicazione già molto conosciuta e diffusa sulla piattaforma Android che, nel suo sito ufficiale, permette di navigare tramite le Google Maps in lungo e in largo per il nostro paese, applicando i giusti filtri per conoscere la potenza di segnale a disposizione in ogni punto.
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L’allarme riguardante l’aumento esponenziale di applicazioni pericolose presenti nel Playstore arriva da Trend Micro. Grazie al avoro del proprio team interno Trendlabs, risulta chenegli ultimi 6 mesi la applicaioni malevole siano passate da 5000 a 20000 unità. La maggior parte dei malware immessi sono fondamentalmente votati a guadagni attraverso la sottrazione di dati sensibili.
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LG sta per lanciare sul mercato il proprio assistente vocale, entrando così in competizione con Apple e il suo Siri ma soprattutto con Samsung S Voice visto che tra le due aziende c’è forte concorrenza in Corea. Anche con Quick Voice troviamo l’elaborazione da parte di un software di riconoscimento vocale per quanto riguarda il linguaggio parlato con qualche novità da parte di tutta una serie di applicazioni che saranno in grado si sfruttare il supporto di assistenza vocale.
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Sebbene la notizia non sia certamente nuova e ne abbiamo parlato anche in passato, arriva un nuovo studio della Purdue University che porta nuovamente in primo piano il problema dell’ottimizzazione delle applicazioni e il consumo anomalo della batteria. Non è un segreto che i programmi che hanno pubblicità all’interno influiscano negativamente sul consumo del device che stiamo utilizzando.
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Gli instancabili ragazzi di XDA hanno recentemente rilasciato attraverso un thread ufficiale che potrete trovare a fondo articolo, un nuovo set di librerie open source utili a programmatori e sviluppatori per permettere loro di creare facilmente finestre fluttuanti all’interno della propria applicazione. Con l’arrivo sul mercato di display sempre più grandi e tablet che mettono a disposizione un’area sufficientemente ampia da poter visualizzare diversi oggetti, risulta molto utile spostare e quindi muovere l’applicazione da una parte all’altra dello schermo.
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Uno dei software più importanti nel panorama mondiale delle applicazioni mobile è stranamente assente su Android. Stiamo parlando del navigatore TOMTOM, disponibile per praticamente tutte le piattaforme da tantissimo tempo e mancante sull’OS più diffuso al mondo. Sebbene si rincorrano da sempre voci su un possibile rilascio, questa volta sembra che tutto sia davvero pronto. A parlare è infatti il co-fondatrice di TomTom, Peter-Frans Pauwels, che ha affermato come l’applicazione Android arriverà ”abbastanza presto”.
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Google ha da poco annunciato di aver portato a termine l’acquisizione di Quickoffice, la software house nota per aver realizzato la suite dedicata alla produttività personale disponibile per la piattaforma Android e iOS. Grazie alla recente acquisizione, Google potrà rafforzare le sue GApps e al tempo stesso gestire una base di utenti particolarmente estesa che hanno già scelto gli strumenti di produttività personale realizzati da QuickOffice. Il pacchetto QuickOffice, comprendente le applicazioni per visualizzare e creare i documenti in formato Word, Excel e Powerpoint ed è installato in oltre 300 milioni di dispositivi mobili.
Si tratta della seconda acquisizione portata a termine da Google nel corso della settimana appena iniziata. Al momento nè Google, nè Quickoffice hanno reso noti i termini economici dell’accordo. Google ha però chiarito quelli che sono i due principali obiettivi della nuova manovra commerciale nei termini che seguono:
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TaKeCONTROL V2 è un interessante mod per HTC Sensation che consente di intervenire sul numero di core funzionanti nel device. Il mod trae ispirazione dall’analogo mod che opera con HTC One X e su cui siamo tornati di recente a discutere con la nostra prova. TaKeCONTROL V2 offre la possibilità di tenere sempre attivi i due core del device, di disattivarne uno o di ripristinare il funzionamento stock della gestione dei core, apportando al tempo stesso delle ottimizzazioni alla gestione della memoria RAM. Il mod può essere utilizzato con qualsiasi ROM basata sul sistema operativo Android. Per ottenere i tre risultati, lo sviluppatore ha rilasciato tre distinti file zip flashabili: “Xtreme performance”, “Xtreme battery life” ed infine “Balanced”.
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CoreControl è il nome di una nuova applicazione espressamente progettata per HTC One X che consente di avere il pieno controllo del numero dei core funzionanti del processore quad-core Tegra 3 integrato nel device. Gli utenti in possesso di uno smartphone con root potranno quindi selezionare quanti core attivare: 2, 3 o 4. L’applicazione rappresenta una nuova prova del supporto ampio e costante che il device sta ricevendo dalla community. Non solo numerose ROM custom, ma anche utili applicazioni come quella di cui ci occupiamo oggi.
Il sistema SoC Tegra 3, come sappiamo, è articolato in quattro core primari e in un core “companion” che interviene in tutti i casi in cui non è necessario sfruttare completamente la potenza di calcolo dei core principali (as esempio durante lo stand-by). Disattivare i core del processore Tegra 3 potrebbe rappresentare una strada altrettanto interessante per contenere i consumi durante l’utilizzo con attività non particolarmente gravose in termini di potenza di calcolo. La disattivazione dei core è inoltre in grado di contenere la produzione di calore.
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