Il lancio dell’HTC Droid DNA e della sua variante dedicata al mercato giapponese, HTC J Butterfly, è stato preceduto da una lunga serie di rumor. Prima di conoscere le caratteristiche tecniche ufficiali dei terminali erano trapelate le prime indiscrezioni sulla possibile integrazione di un display di dimensioni generose e si era ipotizzato, tra l’altro, che l’HTC Droid DNA potesse rappresentare il primo phablet del produttore taiwanese dotato della tecnologia HTC Scribe già vista nel tablet HTC Flyer. L’identikit del terminale potenzialmente in grado di contrastare il monopolio del Samsung Galaxy Note nel segmento mercato creato dallo stesso produttore coreano era stato così tracciato.
Le notizie ufficiali hanno ridimensionato tali ipotesi. HTC Droid DNA integra un display di dimensioni molto generose ed è il primo terminale ad arrivare sul mercato con uno schermo 1080p. Il supporto allo stilo, tuttavia, manca. Al tempo stesso il confronto tra il Droid DNA ed il Samsung Galaxy Note 2 resta attuale e degno di nota, trattandosi di due “super smartphone” che hanno molti tratti in comune (es. l’integrazione di un prestante SoC quad-core e di un display di ampie dimensioni). Un’interessante prova comparativa mette uno accanto all’altro i device.
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L’introduzione dei recenti HTC J Butterfly e Droid DNA ha dato al produttore taiwanese un vantaggio non da poco rispetto ai produttori concorrenti. I due “super-smartphone” di HTC integrano un display 1080p e la prestante piattaforma quad-core Qualcomm S4 PRO. Un’accoppiata che, al momento, rappresenta il meglio che si possa trovare per quanto riguarda l’harwdare dei terminali Android.
Aver alzato in maniera così decisa l’asticella delle prestazioni dei suoi device ha consentito al produttore di ottenere un importante vantaggio competitivo rispetto ai suoi competitor. Secondo gli analisti di Barclays, HTC ha a disposizione un periodo di 6 mesi per far fruttare al massimo tale posizione. Sempre Barclays mette in evidenzainteressanti prospettive di ripresa delle vendite previste per la prima parte del 2013.
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Un rendering che ritrarrebbe l’HTC Deluxe riaccende le speranze degli utenti che attendono con ansia una possibile versione destinata al nostro mercato dell’HTC Droid DNA. Si tratta di un rendering diffuso da una fonte che in molte altre occasioni si è rivelata ben informata sulle vicende relative alla commercializzazione dei terminali di HTC. Un’immagine eloquente, accompagnata da una descrizione molto stringata e senza alcun riferimento alle presunte caratteristiche tecniche, ma sufficientemente eloquente: “HTC Deluxe, global edition“. Chi ha seguito nei mesi scorsi le nostre cronache ricorderà che con HTC DLX si è identificato in più occasioni il device commercializzato nel mercato giapponese da KDDI con il nome di HTC J Butterfly e da Verizon in USA come HTC Droid DNA. Il supersmartphone di HTC potrebbe quindi arrivare anche nel nostro continente.
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HTC e Verizon hanno sollevato ufficialmente il sipario sul Droid DNA, il nuovo top gamma Android del produttore taiwanese. Come ricordato nelle nostre precedenti news, si tratta della versione destinata alla commercializzazione nel mercato statunitense dell’apprezzato HTC J Butterfly. Sostanzialmente analoghe le caratteristiche tecniche, a partire dal display da 5″ con risoluzione FullHD. Tutti i dettagli dopo l’interruzione.
Esaminiamo subito le caratteristiche tecniche ufficiali che, pur non riservando particolari sorprese per chi ha seguito le vicende della commercializzazione del terminale non mancano di colpire gli utenti più esigenti.
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Continuiamo a seguire le vicende della variante dell’HTC J Butterfly riservata al mercato statunitense con una nuova conferma sull’esistenza del device proveniente dallo stesso operatore telefonico Verizon che dovrebbe occuparsi della distribuzione nel mercato USA. Ilriferimento all’HTC Droid DNA, nome commerciale del device conosciuto anche come HTC DLX, è riportato all’interno del sito istituzionale dell’operatore telefonico statunitense e, più nello specifico, nella sezione di supporto tecnico. Clicckando sul link non vengono forntie ulteriori indicazioni sul terminale, ma sembra ormai chiaro che anche l’utenza statunitense, grazie a Verizon, potrà utilizzare la nuova piattaforma hardware dell’HTC J Butterfly, ripresa in larga parte dall’HTC Droid DNA.
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