Emergono ulteriori dettagli sull’arrivo della prossima distribuzione Android 4.0 per buona parte dei dispositivi HTC di fascia alta che la casa taiwanese ha commercializzato durante lo scorso anno.
Continua il lavoro della community di sviluppatori per rendere disponibile la più recente versione del sistema operativo Android anche per l’HTC Desire Z, uno smartphone tutt’ora apprezzato da chi non riesce a fare a meno della tastiera QWERTY fisica. Scopriamo a che punto è giunto lo sviluppo con un video che mostra uno dei più interessanti progetti di porting.
Dopo che i clamori che hanno accompagnato la recente pronuncia della ITC sul caso Apple contro HTC si sono acquietati, il produttore taiwanese torna protagonista di un’altra nota controversia giudiziaria, quella che la vede contrapporsi ad IPCom.
IPCom, dopo aver ottenuto anche la seconda pronuncia favorevole del tribunale tedesco per la violazione dei suoi brevetti ad opera di HTC, aveva iniziato ad inviare all’inizio di dicembre le lettere ai rivenditori tedeschi per far rispettare il ban, che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 20 dicembre.
L’instancabile community di XDA ha da poco rilasciato la prima custom ROM basata su Android 4.0.1 per HTC Sensation che non rinuncia ad integrare l’interfaccia utente Sense 3.5. Il connubio tra la più recente release di Sense e del sistema operativo Android è quanto di meglio possa attualmente esserci per i terminali HTC e non mancherà di attrarre gli appassionati di modding impazienti di provare il Android 4.0 ICS.
HTC Fireball è il nome di un nuovo smartphone del produttore taiwanese che potrebbe presto fare il suo ingresso nel catalogo di smartphone di Verizon. Il device, infatti, è stato da poco inserito nel database del noto operatore telefonico.
Tener traccia della complessa vicenda giudiziaria che vede fronteggiarsi HTC ed Apple è diventato particolarmente complesso nelle ultime settimane a causa dell’infittirsi di procedimenti che corrono parallelamente, dei vari rinvii e della molteplicità di azioni che sono state messe in atto sia da Apple nei confronti di HTC, sia da quest’ultima nei confronti della casa di Cupertino.
L’ultimo capitolo dell’articolata battaglia giudiziaria tra i due produttori riguarda la decisione della ITC di riesaminare una delle quattro azioni presentate da HTC per far valere la violazione dei suoi brevetti posta in essere da Apple. Ricordiamo che la decisione della ITC statunitense, intervenuta lo scorso ottobre, aveva ritenuto insussistenti i presupposti per accordare tutela ad HTC. Venerdì scorso i giudizi della ITC sono tornati sui loro passi per quanto riguarda uno dei quattro brevetti.
Il produttore taiwanese ha aggiornato recentemente HTC Sync, la suite che consente di gestire e sincronizzare i dati dello smartphone con il PC. L’aggiornamento alla release 3.0.5606 introduce una serie di miglioramenti finalizzati a rendere ancor più gradevole l’esperienza d’uso.
Ancora nuove informazioni che riguardano gli aggiornamenti ufficiali di Android 4.0 per per molti top gamma usciti durante il 2011. L’operatore Bell, uno dei principali nel nord America, dopo aver visto l’ingresso del Galaxy Nexus nel proprio listino, preannuncia l’arrivo di Ice Cream Sandwich per quattro smartphone presenti nell’attuale portafoglio prodotti: HTC Sensation, Galaxy S2, HTC Raider, LG Optimus LTE.
HTC continua ad ampliare il set di risorse a disposizione degli sviluppatori, rilasciando i codici sorgente di altri smartphone che si sommano a quelli di cui vi abbiamo parlato nei giorni scorsi. Tra i nuovi device figurano nuove varianti del Desire HD, Desire S, Desire, Wildfire, Rhyme, Explorer, Sensation e Sensation XL.
Come forse molti di voi sapranno, nella giornata di ieri HP ha deciso il futuro di rendendolo Open Source. Una fantastica notizia per tutta la comunità che gira intorno a questo meraviglioso sistema operativo ma non solo.
Sempre ieri lo sviluppatore Ryan Hope, un fan di WebOs e di sistemi open source in generale, ha pubblicato su twitter parte del suo lavoro su HTC EVO 3D, alcune foto di webOS sul terminale della società taiwanese.
Molti di voi conoscono Eldar Murtazin, redatore del sito mobile review e famoso per le frequenti anticipazioni ed anteprime. Molto spesso si sono dimostrate reali ma ogni tanto alcune sono rimaste nel limbo dei rumor. Pensiamo proprio che questo tweet che ha scritto rimarrà nel “limbo dei rumor”. Secondo Eldar la Sense di HTC ed il TouchWiz di Samsung andranno in pensione a causa della nuova versione di Android, sempre più semplice e completa.
Questo dicembre sarà un mese davvero incandescente per i vari contenzioni tra le società produttrici di smartphone. Oggi doveva tenersi l’attesissima udienza tra HTC e Apple, sentenza che avrebbe potuto bloccare l’importazione negli Stati Uniti di alcuni prodotti della società Taiwanese.
La Recovery è uno strumento molto utile e spesso presente da impostazioni di fabbrica per installare rom originali in caso di problemi. Per “godere” appieno del proprio terminale è ormai indispensabile avere una Recovery modificata come per esempio la famosissima ClockworkMod. Per muoversi all’interno del menu di questa recovery si utilizzano i tasti hardware del nostro smartphone come il volume su, volume giu, tasto chiamata etc.. E’ stata finalmente rilasciata poche ore fa per HTC Sensation la Recovery 4EXT utilizzabile anche con il touch screen del nostro smartphone !
A quanto pare alcuni utenti hanno già ricevuto l’aggiornamento che porta ufficialmente Android 3.2 Honeycomb sul Tablet Flyer. HTC ha mantenuto la promessa di aggiornare quindi il proprio Tablet prima delle festività natalizie.
Alcuni ricercatori dello stato del North Carolina hanno pubblicato uno studio in cui è stato valutato il grado di sicurezza sulle configurazioni durante l’installazione di applicazioni per alcuni device Android Motorola, HTC e Samsung. Lo studio ha svelato che tali produttori non implementano correttamente i protocolli di sicurezza nativi dettati da Google con il risultato che alcune applicazioni potrebbero sfruttare permessi e accessi a privilegi considerati non attendibili e quindi veicolare codice malevolo all’interno del dispositivo.
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