E finalmente è arrivata nel Play Store la tanto attesa Facebook Home. Purtroppo, le indiscrezioni che erano comparse in rete in giornata si sono rivelate fondate. Al momento il primo launcher Facebook è disponibile solo in alcuni mercati e in Europa/Italia non è possibile scaricarla. Dunque nessuna home in prova per adesso ma l’aggiornamento di Facebook Messenger sicuramente vi potrà bastare per oggi. Facebook ha comunque pubblicato un nuovo video ufficiale che illustra tutte le funzionalità del programma.
Arrivata nel Play Store Italiano ma ancora non sembrano esserci device compatibili:
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Continua la lunga e costante ascesa della piattaforma Android, secondo gli ultimi dati pubblicati da comScore riguardanti il mercato a stelle e striscie oltre il 50% dei possessori di uno smartphone adotterebbe il sistema di Google, dati aggiornati allo scorso mese di Febbraio. Rispetto al mese di Novembre dello scorso anno quando si trovava al 46,9%, Android ha guadagnato circa 3 punti percentuali balzando oltre la metà.
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Google ha aperto la pagina: www.google.com/landing/takeaction/
Negli ultimi giorni sicuramente molti di voi avranno letto, visto o comunque sentito parlare di SOPA e PIPA, sigle abbastanza particolari che fanno riferimento in modo generale alla tutela del copyright sul web. SOPA sta per Stop Online Piracy Act mentre PIPA è invece la Protect IP Act e sono normative studiate per arginare il fenomeno della pirateria online che il Congresso USA voterà il 24 gennaio.
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Notizie dal doppio risvolto arrivano in casa Apple dall’ultima ricerca di mercato firmata dall’azienda specializzata Kantar Worldpanel. Secondo quanto riportato da Reuters, infatti, le vendite di iPhone sarebbero in crescita in alcuni paesi, mentre starebbero registrando delle perdite in altri.
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L’imponente Galaxy Note si prepara a fare il suo debutto anche negli Stati Uniti dove ancora non ha raggiunto i negozi, Da alcuni scatti effettuati negli uffici del produttore su alcuni modelli preserie sarebbero sorte alcune differenze tra la versione uscita nel nostro paese e quella destinata al mercato americano.
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La diatriba tra Apple e HTC per infrazione di brevetti potrebbe essere nelle sue fasi finali e nonostante l’aiuto di Google verso la casa tawainese, sembra che quest’ultima potrebbe avere la peggio e pagarne le conseguenza in modo molto salato.
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La ricerca condotta dal sito PriceGrabber su un campione di acquirenti americani offre dati che hanno dello sbalorditivo: il 35% degli intervistati si dichiara sicuro circa l’acquisto dell’iPhone 5 di Apple. Qual’è il problema? L’iPhone 5 non è stato ancora svelato!
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Apple sembra proprio non volersi fermare a livello legale e dopo le dibatrie avute con Nokia e Samsung, ecco una nuova battaglia contro il colosso HTC; una battaglia non di certo “leggera” visto che in questo caso, l’azienda di Cupertino, vuole proprio bloccare la vendita di molti Smartphone HTC nel territorio USA.
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Secondo la società di ricerche di mercato Force Research, il consumatore medio negli Stati Uniti è ora più propenso ad acquistare un dispositivo Android che iPhone. Un sondaggio condotto dalla società ha rilevato che il 34% degli intervistati ha in programma di acquistare uno smartphone con sistema Android mentre il 21% punta all’acquisto di un iPhone, fermo invece al 12% l’acquirente interessato alla piattaforma BlackBerry.
Curioso notare come di tutti gli intervistati circa il 21% non sapeva che smartphone acquistare, il 51% già ne era in possesso, il 33% era in previsione di acquistarlo mentre un misero 6% si è accontentato di un device normale senza troppe funzionalità o sistemi particolarmente avanzati.
Janet Eden-Harris, chief marketing officer per Market Force ha commentato così questo quadro generale:
“Con la partnership Apple-Verizon in azione da poco sul mercato, avevamo anticipato che sarebbe stati molti di più i consumatori che avrebbero migrato verso Iphone, è invece curioso vedere una così consistente corsa all’acquisto di uno smartphone Android. Alcuni dati di altre ricerche dimostrano come i consumatori statunitensi non siano molto propensi a passare dai loro attuali operatori ad altri, e una grossa fetta utilizza Sprint e T-Mobile, incentivando quindi il passaggio alla piattaforma made in Google.”
Fonte: HDBlog.it
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