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I “Padri” del Jailbreak dell’iPhone uniti in un’unica foto!

Justin Williams, iPhone hacker, membro del Chronic Dev Team e autore di OpeniBoot e PogoPlank, ha da poco pubblicato una simpatica fotografia che potrebbe candidarsi ad entrare nella “storia” del Jailbreak dell’iPhone: nell’immagine sono raggruppati i maggiori esponenti, hacker e geeks, che hanno dato vita ad una delle pratiche più note nel mondo iOS. Vediamo i loro volti ed impariamo a conoscerli.

 

Dopo aver fatto conoscenza con Comex (alias Nicholas Allegra) , il diciannovenne autore di JailbreakMe, abbiamo l’occasione di vedere i volti di altri personaggi noti legati al mondo dell’hacking dell’iOS di Apple. Questa istantanea è stata scattata all’interno della camera d’albergo di Joshua Hill, meglio conosciuto sotto il nome di p0sixninja, anch’esso membro del Chronic Dev Team. I ragazzi hanno appena trascorso un intensa giornata partecipando alla conferenza Defcon 2011, uno dei più grandi raduni di hacker del pianeta, che si tiene a Las Vegas ogni anno, dal giugno del 1993.

Se siete esperti del mondo del Jailbreak di iOS e dagli albori seguite lo sviluppo di questa pratica con il susseguirsi di pubblicazioni di jailbreaking tool, avrete già riconosciuto alcune facce.

 La più distintiva è sicuramente quella di Saurik, di nome Jay Freeman, il fondatore di Cydia, lo store di applicazioni per iOS parallelo a quello ufficiale di Apple. Tra i suoi lavori troviamo anche Winterboard, app per iPhone jailbroken in grado di modificare completamente la gli elementi dell’interfaccia grafica del device, con temi, personalizzazioni e modifiche di ogni genere. Sempre lui è stato l’autore di diversi progetti di hosting SHSH che hanno permesso il downgrade dei device di molti utenti.

Altra faccia subito riconoscibile è quella di Geohot, hacker divenuto famoso per le violazioni dei sistemi di sicurezza di iOS (all’epoca “iPhone OS” ) e della Playstation 3 di Sony. Il suo lavoro è iniziato nel lontano 2008 e il primo oggetto che focalizzò le sue fatiche fu l’iPhone 2G. Riuscì nell’intento di hacking insieme a dei suoi compagni dando vita al primo unlock hardware dello smartphone di Apple. Quest’operazione permetteva di utilizzare il device con qualsiasi operatore telefonico, contro le intenzioni di Apple che aveva concesso l’esclusiva al carrier americano AT&T. Divenuto l’hacker di riferimento per gli utenti iPhone “smanettoni”, continuò il suo lavoro individuando continuamente falle di sicurezza nei vari aggiornamenti iOS rilasciati, che sfruttava per i suoi exploit e rispettivi tool per il jailbreak. Scomparve dalla scena dopo la sua ultima “fatica”, limera1n, quando ormai veniva considerato da tutti il “padre del jailbreak”. Si allontanò principalmente per il clima soffocante che si stava creando attorno alla sua figura, fatto di utenti che continuamente richiedevano nuovi tool per sbloccare i propri device. A fine 2009, tornò attivo, ma il suo obiettivo era cambiato: ora voleva “divertirsi” a sbloccare la Playstation 3 di Sony, la prima console ad essere rimasta inviolata e sicura dopo molteplici generazioni. In sole 5 settimane fu completata l’operazione e il 26 gennaio “Hotz” rilasciò l’exploit al dominio pubblico. Questa volta però la tolleranza avuta da parte di Apple non fu condivisa con Sony. L’azienda giapponese ha usato l’arma legale per fermare l’opera del giovane hacker trascinando più volte il ragazzo davanti i giudici in tribunale. L’azione repressiva condotta da Sony non ha avuto precedenti storici: PayPal ha permesso l’accesso al conto di Geohot e i giudici hanno permesso la registrazione di ogni singolo indirizzo IP che avesse visitato il dominio web dell’hacker. La risposta del mondo dei “pirati informatici” è stata altrettanto epica: a fine aprile 2011 è stato attaccato il Playstation Network e sono stati violati oltre 77 milioni di user account. Dopo oltre un mese i giocatori hanno potuto accedere nuovamente al servizio di Sony.

Dopo questa lunga divagazione, ritorniamo ai personaggi della foto. Altri hacker famosi sono Joshua Hill, alias p0sixninja, (maglietta verde) e Justin Williams, detto Jaywalker, (stessa maglietta ma di colorazione nera). I due fanno parte, come si capisce dal logo della loro t-shirt, del Chronic Dev Team, un gruppo di hacker tra cui figurano chronic, pod2g e tanti altri nomi piò meno noti, autori di tre importanti progetti: iRecovery, greenpois0n e GenPass.

Terzo da destra, a sinistra di p0sininja, troviamo nitoTV, autore del tool di jailbreak dell’Apple TV di seconda generazione che permette la personalizzazione dell’interfaccia grafica e l’istallazione di software di terze parti. Non siamo riusciti ancora a svelare l’identità degli altri ragazzi che appaiono nella foto. Manca all’appello MuscleNerd.

Concludiamo con un’altra bella immagine, anch’essa ormai entrata nella storia di Apple, ma questa volta non dalla parte dei “cattivi”, ma quella dei “buoni”

Da sinistra verso destra: Anthony Fadell, ex direttore generale dei progetti iPod e iSight; Jon Rubinstein, un’altro degli ingegneri padri dell’iPod, passato a Palm nel 2006 e ad HP dopo l’acquisizione dell’azienda; Jonathan Ive, designer inglese nonché vice presidente del reparto Industrial Design di Apple, che con la sua penna disegnò le linee di iMac, MacBook, iPod, iPhone e iPad; Steve Jobs, CEO dell’azienda, co-fondatore di Apple e guru per gli amanti del marchio; Philip Schiller, direttore del marketing, affianco a Steve dal suo ritorno in Apple nel 1997. La foto è datata ottobre 2005 ed è comparsa sul TIME statunitense. Un ottimo confronto con la foto in copertina.

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