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Si è tenuta ieri nel corso del Mobile World Congress di Barcellona la conferenza stampa di Qualcomm, utile spunto per comprendere i punti di forza della nuova linea di processori dual-core Qualcomm Snapdragon S4 MSM8960. In un mercato dei sistemi SoC particolarmente competitivo che sembra spingere sempre più l’acceleratore sul numero di core, una soluzione dual-core come quella di Qualcomm può essere considerata tutt’altro che di secondo piano. Scopriamo perché.

Mentre sul mercato sono già apparsi i primi device dotati di processori quad-core Tegra 3, i nuovi processori Qualcomm S4 sono basati su un’architettura dual-core . Il dato sulla carta potrebbe essere percepito come penalizzante, ma il responso di diversi benchmark dimostra che così non è.

In diversi benchmark comprendenti Linpack, CaffeineMark, Quadrant , Vellamo, Coremark e Dryston la CPU Qualcomm S4 con frequenza di clock di 1.5 GHz ha dimostrato una superiorità rispetto alle soluzioni quad-core della concorrenza con clock funzionanti a 1.3-1.4 GHz.

Stesso discorso può essere esteso alle prestazioni della GPU Adreno 225 integrata nella piattaforma SoC di Qualcomm che in alcuni casi superano ed in altri tengono adeguatamente testa alle proposte quad-core dei competitor.

Non è solo la potenza “bruta” l’obiettivo perseguito da Qualcomm con i nuovi processori S4. Ad un’ottima potenza di calcolo, infatti, i nuovi processori sommano una gestione dei consumi particolarmente oculata  in grado di preservare  la durata della batteria e di contenere la produzione di calore.

Il messaggio lanciato da Qualcomm è chiaro: non è importante solo il numero di core, ma conta l’effettiva esperienza d’uso. Dalle nostre prove di questi giorni, infatti, sembra che S4 riesca a garantire ottime performance e il paragone con Tegra 3 vede la soluzione di NVIDIA più “zoppicante”. Aspettiamo comunque di testare a fondi i dispositivi per prestazioni pure e multitasking.

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