HTC One X e HTC One S hanno ormai da tempo Jelly Bean sia attraverso ROM non ufficiali che tramite leaked apparse in queste settimane in rete. I due top gamma del produttore però non sono i soli dispositivi ad essere stati lanciati nel 2012 e One V e Desire C ne sono un esempio chiaro. Due dispositivi decisamente interessanti, usciti a prezzi non certamente economici e che, purtroppo, saranno tagliati fuori dagli aggiornamenti Jelly Bean!L’azienda ha infatti chiarito che tutti i dispositivi con 512MB di RAM (o meno) non saranno aggiornati all’ultima distribuzione Android.
Purtroppo questa comunicazione arriva in un momento non particolarmente felice per l’azienda che, nonostante l’impegno, non ha trovato nella gamma One importanti vendite e il One X+ non sembra riuscire ad avere quel + che in molti si sarebbero aspettati, magari proprio con un update della memoria RAM.
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Tenere traccia delle numerose controversie legali in tema di brevetti tra Apple e HTC negli ultimi tempi è stata un’attività decisamente complessa. Il produttore taiwanese e la casa di Cupertino hanno fortunatamente deciso di porre fine a tutte le controversie legali intercorse tra loro, raggiungendo un accordo che comprende anche una licenza decennale. Un colpo di spugna a tutte le numerose azioni e controazioni giuridiche intervenute tra HTC ed Apple che allontana dalle aule di giustizia la competizione, riportandola nel mercato. Questa la dichiarazione ufficiale di Apple:
HTC e Apple hanno raggiunto un accordo globale che prevede l’abbandono di tutte le cause in corso e un accordo decennale di licenza. La licenza si estende ai brevetti attuali e futuri detenuti da entrambe le parti. I termini dell’accordo sono confidenziali
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HTC One SV è il nome commerciale dell’HTC K2, un nuovo device del produttore taiwanese che si preparerebbe a raggiungere il mercato europeo. A rivelarlo è il noto sviluppatore di XDA Football, che in passato ha diffuso rumor suoi nuovi prodotti HTC poi rivelatisi fondati. Football aggiunge, inoltre, alcuni dettagli sulle caratteristiche tecniche del device dotato di connettività LTE, uno standard sempre più diffuso anche in Europa. HTC One SV è stato da poco lanciato nel mercato asiatico e potrebbe raggiungere anche il nostro continente.
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Supporto caloroso e interminabile quello accordato all’HTC HD2 dalla community di sviluppatori indipendenti. L’affermazione non dovrebbe risultare nuova agli estimatori dell’intramontabile device di HTC, rivelatosi nel corso del tempo un vero e proprio divoratore di custom ROM che gli hanno permesso di estendere oltre ogni immaginazione la sua longevità. Il progetto dedicato alla realizzazione della custom ROM con Android 4.1.2 Jelly Bean non fa eccezione e, lungi dall’essere un semplice “esperimento,” sta continuando ad essere portato avanti con impegno dallo sviluppatore tytung, noto ai possessori di HTC HD2 appassionati di modding. Da poche ore è stata rilasciata la nuova versione 1.2 della custom ROM Nexus HD2, che migliora ulteriormente le feature disponibili e corregge vari bug della precedente release.
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La commercializzazione dell’HTC One X+, versione riveduta e corretta di HTC One X, sta entrando nel vivo nei principali mercati ed anche in quello italiano è possibile acquistarlo tramite noti rivenditori come Expansys. Parallelamente all’attivazione dei canali distributivi del device, si è messa in moto la macchina del marketing e della promozione del prodotto. HTC ha da poco pubblicato un video promo dedicato al nuovo top di gamma della sua line-up Android che riassume in principali punti di forza del device e individua la strada scelta per migliorare ulteriormente la piattaforma hardware di HTC One X.
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Continuiamo a seguire le vicende della variante dell’HTC J Butterfly riservata al mercato statunitense con una nuova conferma sull’esistenza del device proveniente dallo stesso operatore telefonico Verizon che dovrebbe occuparsi della distribuzione nel mercato USA. Ilriferimento all’HTC Droid DNA, nome commerciale del device conosciuto anche come HTC DLX, è riportato all’interno del sito istituzionale dell’operatore telefonico statunitense e, più nello specifico, nella sezione di supporto tecnico. Clicckando sul link non vengono forntie ulteriori indicazioni sul terminale, ma sembra ormai chiaro che anche l’utenza statunitense, grazie a Verizon, potrà utilizzare la nuova piattaforma hardware dell’HTC J Butterfly, ripresa in larga parte dall’HTC Droid DNA.
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Il Team Venom continua a supportare in maniera molto intensa tutti i principali smartphone del produttore taiwanese, senza trascurare i modelli sul mercato da molti mesi. Dopo la versione dell’apprezzata custom ROM Viper per HTC Incredible S, è stata rilasciata nelle scorse ore la ViperDHD dedicata all’HTC Desire HD. Sostanzialmente inalterati i tratti caratteristici di una custom ROM che è riuscita ad imporsi all’attenzione del pubblico di appassionati di modding per le notevoli possibilità di personalizzazione. Anche nella versione dedicata ad HTC Desire HD si ritroveranno le feature che hanno caratterizzato le altre release della ROM, a partire dai Venom Tweks per arrivare al pratico sistema di aggiornamento OTA della custom. I dettagli riportati nel changelog ufficiale dopo l’interruzione.
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HTC, dopo aver annunciato l’avvio della distribuzione dell’aggiornamento ad Android Jelly Bean per HTC One X nei mercati asiatici, sembra aver avviato la medesima procedura anche per quanto riguarda i modelli distribuiti nei paesi europei. Nelle scorse ore sono emersi dei dettagli ulteriori sulla modalità di distribuzione che sembra essere legata alla versione del CID dello smartphone.
L’avvio della distribuzione dell’aggiornamento sarebbe pronta ad entrare nel vivo per gli HTC One X commercializzati sia in Asia, sia in Europa. Il produttore, tuttavia, piuttosto che scegliere di distribuire l’update per tutte le varianti, lo ha indirizzato, in ogni regione, solo ad alcuni modelli caratterizzati da un determinato CID (Customer ID).
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Il numero degli device HTC in fase di sviluppo sembra continuare a crescere. Dopo l’HTC DROID DNA, conosciuto anche con il nome di HTC DLX, è stato da poco “avvistato” nel benchmark NenaMark2 un altro smartphone di cui, sino ad ora, non avevamo avuto alcuna notizia. Il nome in codice del terminale è HTC OPERAUL ed è dotato di display da 1280 x 720 pixel e dell’acceleratore grafico Adreno 305.
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HTC Desire X è da poco disponibile sul mercato, ma ha già iniziato a muovere i primi passi nel mondo del modding grazie al lavoro degli instancabili sviluppatori indipendenti. Così come avvenuto per altri noti smartphone del produttore taiwanese, anche per l’HTC Desire X è stato rilasciato un tool All-in-One che fornisce gli indispensabili strumenti per iniziare a “prendere il pieno controllo” dello smartphone. Parliamo, in primo luogo, dell’acquisizione dei permessi di root e dell‘installazione di una recovery custom, elemento fondamentale per procedere all’installazione delle custom ROM. Tali operazioni sono rese più semplici dal tool dotato di una pratica interfaccia grafica.
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HTC Desire X è un interessante smartphone di fascia media che, dopo l’avvio della commercializzazione caratterizzato da qualche ritardo, sta raggiungendo in maniera sempre più convincente anche il nostro mercato. HTC Desire X è protagonista di uno dei primi hands-on realizzato un’unità dotata di software pressocchè definitivo. Avevamo già avuto modo di toccare con mano il terminale all’IFA di Berlino, ma può essere interessante tornare a valutare alcuni progressi compiuti da HTC nello sviluppo della piattaforma software.
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Tra i punti di forza dell’HTC J Butterfly, il nuovo phablet del produttore taiwanese presentato da poche ore a Tokyo, figura indubbiamente il display da 5″ con risoluzione FullHD. Si tratta del primo smartphone che utilizza uno schermo 1080p, un display che inizia a far sembrare già superato il Retina Display di iPhone 5. Il rapporto tra la diagonale dello schermo e quello della risoluzione restituisce, infatti, un valore di densità di pixel pari a 440ppi, ovvero ben superiore ai 326ppi dell’attuale iPhone 5. La differenza è piuttoto evidente nello screenshot che proponiamo in apertura che mette a confronto due foto scattate ai display dell’ultima versione del melafonino ed a quello dell’HTC J Butterfly.
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Dopo una lunga serie di indiscrezioni e rumor, HTC ha finalmente sollevato il sipario sulnuovo atteso phablet con display da 5″ fullHD. Lo ha fatto in una maniera forse inaspettata, considerato che il device sarà inizialmente disponibile solo nel mercato giapponese, essendo destinato alla distribuzione con l’operatore telefonico KDDI. Il terminale, in ogni caso, è stato inserito ufficialmente nel listino del produttore taiwanese, che consente di prendere visione delle caratteristiche tecniche e del design del terminale. Scopriamo la piattaforma hardware scelta da HTC per il suo nuovo top di gamma dopo l’interruzione.
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HTC Desire X, l’atteso smartphone di fascia media di HTC, sembra aver finalmente raggiunto gli scaffali dei negozi anche nel nostro paese (quanto mento quelli di noti rivenditori online). Oltre ad Expansys, che nelle scorse ore ha reso nota la disponibilità a magazzino di HTC Desire X, anche altri noti shop online offrono la possibilità di acquistare il terminale con invio immediato. L’arrivo delle scorte è in linea con le previsioni di Mark Moons,responsabile dell’area Mediterraneo e Benelux di HTC, che aveva confermato il ritardo nella distribuzione nei principali paesi europei, fissando la data di disponibilità del device per la metà di ottobre.
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Nella community si moltiplicano le custom ROM per HTC One X basate sulle Jelly Bean e Sense 4+. Tali ROM richiedono una procedura piuttosto articolata per essere installate correttamente, comportando la modifica dell’HBOOT. I passaggi necessari prevedono il ritorno alla ROM stock, il blocco del bootloader, l’aggiornamento dell’HBOOT e il sucessivo sblocco del bootloader per poi procedere all’installazione della recovery custom e della nuova ROM. “Jelly Bean Firmware Easy flasher” è un tool che semplifica le operazioni descritte, rendendonon più indispensabile ritornare alla ROM stock o installare la RUU e automatizzando gran parte della procedura. Premettendo che le operazioni descritte di seguito sono riservate esclusivamente ad un pubblico esperto di modding, scopriamo insieme in cosa consistono.
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